Il “CineCane di masonite®”, fiore all'occhiello del Festival di Vaduz
a cura di Leone Doro
Per i lettori più esigenti di questo blog, ecco qualche notizia specifica sul Festival Internazionale del Cinema di Vaduz (Liechtenstein) e sul prestigioso premio CineCane di masonite®.
Il festival di Vaduz nasce nel 1972 da genitori ignoti.
Il bastardino cresce male ma alla fine riesce (inspiegabilmente) ad autoriprodursi negli anni, affermandosi come ultima spiaggia per tutti quei cineasti giustamente, ovviamente e naturalmente snobbati (speriamo!) dalla critica che conta.
Il festival è celebre nell’ambiente che non conta per l’assegnazione dei prestigiosi CineCane di masonite®, originali ciak di masonite® sui quali è raffigurato un cane.
La particolarità del CineCane è che, ogni anno, l’immagine del cane sul ciak di masonite® cambia.
Nell’immagine qui sopra potete vedere la locandina della prossima (e ormai imminente) edizione del festival, con la riproduzione del CineCane di masonite® 2008, opera del famoso designer paraguayano Tonyo Ramiro Lopez de Mavalà.
Questo l’albo d’oro del CineCane di masonite® per quanto riguarda i “migliori” film:
1972. L’albero delle taccole (di Lollo Grandstruntz, Germania Est)
1973. Il sangue che vorrei (di Palmiru Arabescu, Romania)
1974. Vado (di Ottavio Nono, Italia)
1975. Il ginepraio dell’armonia (di Sushi Maria Tatami, Giappone)
1976. Pro Patria
1977. Pro Vercelli
1978. Torno (di Nono Ottavio, Italia)
1979. L’upo e l’agnello (di Beattle Bean, UK)
1980. Il serpente che non vola (di Hutch Starsky, USA)
1981. La piazzola di gomma (di Norman McBates, Canada)
1982. Noia mortale (di Dol Ceremì, Italia)
1983. AAAAAAARGH! (di Pablo Do Diablo Senior, Spagna)
1984. AAAAAAARGH!2 (di Pablo Do Diablo Junior, Spagna)
1985. AAAAAAARGH!3 (di Pablo Do Diablo Baby, Spagna)
1986. Finalmente un po’ di silenzio (di Borislav Mutov, Bulgaria)
1987. Nati morti (di Jean Pierre Silteplait, Francia)
1988. La presunzione dell’alluce (di Klaus Perferie, Germania Ovest)
1989. Occhio per Occhio per 3,14 (di Archimedes Faidicontos, Grecia)
1990. In illo tempore (di Gaio Plinio Terzo, Italia)
1991. I mondiali sulla Luna (di Palumbaruz Ciklistaz, Cecoslovacchia)
1992. Il tarlo e la capretta (animazione) (di Albert Wolf, USA)
1993. Il collo (di Poppea Munta, Portogallo)
1994. L’uomo che rutta (di Guido Piano, Svizzera)
1995. La ciliegia sul sofà (di Marino Montano, Messico)
1996. Chiodi e garofani (di Polpo Insalsa, Spagna)
1997. L’eterno penultimo (di Momo Spomp, Olanda)
1998. La valchiria zoppa (di Annika Nietzsche, Germania)
1999. Colpi di tosse (di Palumbaruz Ciklistaz, Rep. Ceca)
2000. Eclisse di Terra sottovento (di H.P. Hovercraft, USA)
2001. Peli (di Lucy Neanderthal, Germania)
2002. Testa di piramide (Ramses Al Zaqqari, Egitto)
2003. Il cigno senza becco (di Valentino Moltolento, Italia)
2004. Confessioni di una zampogna (di Sean McIdiot, Scozia)
2005. Impronte sull’acqua (di Palandrana Koshimoto, Giappone)
2006. Insomma (di Lester Blaster, USA)
2007. L’invasione dell’atomo (di Popo Tamo, Kenia)
Prossimamente vi aggiorneremo sull’esito della nuova edizione del Festival (che si terrà dal 1° al 20 novembre 2008) e pubblicheremo l'albo d’oro del CineCane per quanto riguarda il miglior attore.
se fossi un'automobile...
... sarei una FIAT 850. Ve la ricordate?
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21 commenti:
troppo forte ...
a confessioni di una zampogna la risata che si tratteneva tra me e me per pudòrdinonsisachè ... esplose!
trattasi di comicità pura! mi consenta eh...
I mondiali sulla Luna e La valchiria zoppa sono già dei cult!
AHAHAHHHH!!!!!
Io li ho visti quasi tutti, sono forse un cineofilo?
Ciao, A. P.
Rido davanti al computer con i colleghi che mi guardano sospettosi (o invidiosi?)......
Ricordo che la vittoria de "La valchiria zoppa" venne molto contestata dall'associazione nazionale invalidi civili per via di una battuta infelice contenuta nel film (la valchiria era si zoppa ma non ad una gamba).
ciao
Alex
@ tutti: GRAZIEEEE!!!!
@ ablar: sono felice di averti strappato una risata. Ma sono più emozionato che felice!
@ ggrillo: recentemente mi hai dato del buongustaio... beh... ti rigiro la frittata!!! Buongustaio sarai tu! Eh!Eh!Eh!
@ A.P.:
cinefilo+
cinofilo=
----------
cinEOfilo
Sì... ci può stare, tra celluloide e cani di masonite...!
Li hai visti "quasi" tutti?
E quali non hai visto?
@ alex: un salutone ai tuoi colleghi!!! E grazie per aver parlato con cognizione di causa sul film di Annika Nietzsche. Effettivamente La Valchiria Zoppa suscitò un vero vespaio di polemiche, sia per bocca degli "invalidi civili" che dei "validi incivili"...
- AAAAAAARGH!
- AAAAAAARGH!2
- AAAAAAARGH!3
Ma non tanto per pregiudizzi ideologico-religiosi nei confronti del regista, solo che non ho trovato le versioni doppiate in italiano..
ola
Un mio amico (o forse mio cuGGino) mi deve scaricare le versioni in armeno...
Lo so, non è la stessa cosa, ma bisogna accontentarsi, anche perché non esiste ancora oggi una versione in italiano di nessuna delle tre pellicole in questione per una precisa scelta di marketing fatta dalla produzione.
Misteri della cultura popolare (MISCULPOP)...
Tu sei un pazzo,ahah! Ma il cane raffigurato...è un cane da riporto o CON riporto?
Io pazzo?
No, sono solo Napoleone!
Il cane è non è DA riporto e neppure CON riporto... è un cane A riporto!
Esimio dottore,
non per aprire polemiche, ma il CineCane di masonite® del '77 spettava di diritto a Sampierdarenese, poi revocato per le ben note e tristi vicende dell'olisbo trovato nel camerino del regista.
Gentile Lucianone...
comprendo e condivido la Sua amarezza per l'incresciosa vicenda dell'olisbo da Lei citata.
Spero, tra parentesi (poi qualcuno dovrà spiegarmi come si fa a sperare tra parentesi...), che il nostro comune amico "sovrano" non se ne abbia a male per l'utilizzo in questa sede (naturalmente in senso figurato) di tale oggetto.
Purtuttavia, occorre non obliarsi del fatto che la gloriosa Sampierdarenese, proprio nel '77, fu al centro di un tragico traffico di piedi di contrabbando impiantati senza scrupoli (né particolari precauzioni mediche) a tutti i suoi titolari.
Ricorderà benissimo, illustre Lucianone, che già alla seconda domenica d'autunno i morti della Sampierdarenese per "crisi di rigetto da piede di contrabbando" erano già otto!
Alla fine di ottobre ne restava in vita soltanto uno, ma dalla rabbia perse la vista e l'uso di entrambe le braccia.
Pertanto, al sopraggiungere di quel triste novembre '77 e, dunque, del Festival Internazinale di Vaduz, l'ambìto CineCane di masonite® andò assegnato al secondo "di diritto", ossìa alla (comunque meritevole) Pro Vercelli.
La ringrazio per la Sua doverosa precisazione, anche a nome di quanti, tra i lettori, non hanno avuto la forza di ricordare questa vicenda che rappresenta senza ombra di dubbio alcuno, una dlle pagine più strazianti della storia del Festival Internazionale del Cinema di Vaduz.
Ossequi a Lei e alla Sua Gentilissima Signora.
Con stima,
Leone Doro.
Gent.le Dott. Doro, sono il prof. Ugo La Fracchia docente di Storia del Cinema e della Pecora dell'Università di Vallespluga. Vorrei invitarla per martedì 20 settembre (mezza pensione) al seminario "Il cinema rumeno di Palmiru Arabescu".
Sicuro di una sua partecipazione, la saluto cordialmente.
Ugo La Fracchia
Esimio Prof. La Fracchia,
sinceramente inorgoglito e abbacinato dal Suo gentilissimo invito, avrei senz'altro accettato se il seminario si fosse tenuto venerdì 21 settembre anziché martedì 20 settembre.
Purtroppo improrogabili e pregressi impegni al circolo bocciofilo (sessantaquattresimi di finale del primo torneo di bocce su superficie lignea levigata a mano e verniciata a rullo) mi impediscono di esserci.
E Le dirò di più: casualmente ho appena terminato di scrivere il mio nuovo saggio "Pecore amburghesi in celluloide transilvana - postproperzione sul cinema introscorsivo di Palmiru Arabescu".
Certamente da questo mio studio sarebbe potuto venir fuori un intervento perfettamentre calzante con le tematiche del Suo seminario.
Rammaricandomi per la mia impossibilità di esserci, Le chiedo (se fosse possibile) di tenermi buona quella mezza pensione per il primo week-end di dicembre. Infatti ho intenzione di recarmi a Vallespluga per una breve vacanza subito dopo la mia (immancabile, questa sì) partecipazione al 37° festival di Vaduz.
Sperando di poter essere presente al suo prossimo seminario,
La saluto con massima reverenza e
preclaro rispetto.
Distintamente,
Leone Doro
qui si epìstola alla grande!
me ne compiaccio
oh se me ne compiaccio!
:)))
evviva!
Detto dalla Signora delle Epistole fa un bell'effetto, accidenti!
Yeah!
Il nostro comune amico Sovrano se ne ha a male per le virgolette e anche per l'uso improprio del minuscolo!
gh gh gh.
Con il capo cosparso di carboni ardenti, chiedo umilmente venia al RE.
EGLI sa quanto l'ammiro...
Se ho peccato, non lo feci per ironizzare sulla sua SOVRANA grandezza, quanto per far capire all'amico Lucianone che avevo ben presente il suo sottile (ma non troppo) riferimento incrociato tra blog!
Scusi dottor Doro, le risulta che al festival del '82 il regista Jhonny Nonmiricordoilcognome tentò di suicidarsi perchè il suo film "Vite al massimo" venne scartato dalla giuria per motivi politico/ideologici?
Altrimenti non si spiega perchè un film di tale spessore di due ore e mezza a inquadratura fissa su una vite al secondo piano della Torre Heiffel non sia stato preso in considerazione?
E mi saprebbe dare notizie del film "ATSICROSEL"; pare che se si proietta la pellicola al contrario si riesa a vedere un video satanico!Ma nessuno ha mai osatoprovarci!
Ci illumini lei, per favore! Grazie!
Torquato Quatto
Pregiat.mo Sig. Torquato Quatto,
la giuria del festival, nell'edizione del 1982, distratta e influenzata dal successo italiano ai mondiali di Spagna, preferì premiare il film "Noia Mortale" dell'italiano Dol Ceremì, ma solo per motivi sportivi.
"L'ideologia - disse, con una frase sibillina, il presidente della giuria - preferiamo lasciarla ai turisti".
Non è del tutto corretto, però, dire che "Vite al Massimo" fu scartato dalla giuria. Infati ottenne il premio "Dalmine" per la migliore inquadratura. Un premio che fu in seguito ritirato dal festival per paura che potesse diventare, nei secoli, più importante del CineCane di masonite®.
Per quanto riguarda il film "ATSICROSEL", le confesso che c'è parecchia confusione tra i critici. Non è chiaro se sia vera la voce secondo cui, proiettando la pellicola al contrario, si possa vedere un video satanico.
Il problema è che il film, presentato fuori concorso nel 1983 a Vaduz, non fu mai distribuito nelle sale e neppure nel circuito dell'home video.
Allo stato attuale non esistono copie autorizzate o copie pirata, su nessun tipo di supporto.
Quindi, nessuno ha mai osato provare a vederlo al contrario perché nessuno lo può vedere neanche per il verso giusto!
Da 25 anni gli appassionati, i critici e gli addetti ai lavori dibattono su un film che di fatto non esiste.
Quando (e se) verrà finalmente messo in circolazione, le saprò dire.
Ammesso che esista un qualche dispositivo con cui si possa vedere al contrario...
Elegantemente,
Leone Doro
Grazie della fulminea risposta!
A onor del vero esiste un dispositivo per leggere il film al contrario: si tratta del poco conosciuto EROTARTSIGEROEDIV.
E' un dispositivo realizzato da Nikola Tesla agli inizi del secolo scorso...
sentitamente,
Torquato Quatto
Ma questo EROTARTSIGEROEDIV leggerà anche i DVD al contrario o solo le videocassette?
Certo che Tesla ne sapeva una in più di un altro... o forse anche di due o tre...
... BOF!
(come direbbe il nostro comune amico Maresciallo)
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