se fossi un'automobile...
... sarei una FIAT 850. Ve la ricordate?
sabato 7 giugno 2008
Al cinema... John e Jack non so! (6)
Tordo III
(USA, 1988)
a cura di Nik Jackholson
Louangphrabang, Laos, 1984.
La marcia di John J. Tordo verso il Vietnam sta per giungere al termine.
Dopo aver percorso a piedi centinaia e centinaia di chilometri, Tordo fa una breve pausa in un bar di Louangphrabang dove ritrova Lì-mì-nì-gì-pì-tì-rì, la donna con cui aveva avuto una ambigua relazione nel 1971 durante il conflitto vietnamita.
Lì-mì-nì-gì-pì-tì-rì fa la prostituta in quel locale, ed è evidentemente avvinazzata. La donna, ormai non più giovanissima, ha perso la bellezza di un tempo e parla a ruota libera con chiunque, raccontando dei suoi trascorsi in qualità di baldracca ai tempi della guerra in Vietnam.
Tordo capisce che anni prima, quella che credeva la sua ragazza, era in realtà la trottola di tre compagnie di marines in astinenza sessuale. Ecco spiegati tutti quei mal di testa ogni volta che lui le chiedeva di stare insieme durante le libere uscite.
Adirato, Tordo comincia a pestare a sangue la sua ex, ma viene bloccato dai fratelli di lei. Questi non lo hanno mai perso di vista fin dal momento in cui, nel primo film della saga, lo avevano spedito in Afghanistan. I tipi entrano nel locale e confessano a Tordo di conoscere tutti i suoi ultimi movimenti perché sono andati al cinema a vedere il secondo film.
Per sfuggire all’ira di questi energumeni (sono trentacinque gemelli alti 1,80, grossi come tori, armati fino ai denti e incazzati neri), Tordo ha solo un modo: correre più veloce di loro.
La lunga corsa verso l’aeroporto si conclude con Tordo che riesce per un pelo a fare il check-in per l’ultimo volo della giornata diretto ad Hanoi, in Vietnam. I trentacinque fratelli di Lì-mì-nì-gì-pì-tì-rì non sono altrettanto fortunati e dovranno aspettare il primo volo del giorno dopo.
Infastidito per essere costretto a percorrere gli ultimi chilometri del suo viaggio in aereo (ormai farlo tutto a piedi era diventata una questione di principio) Tordo comincia a leggere un libro di Dostoevskij che sua madre gli aveva regalato per i suoi diciassette anni, dicendogli che sembrava fatto apposta per lui. Non avendo mai avuto tempo di leggerlo, ora Tordo è curioso di sapere cosa volesse intendere sua madre e comincia a leggere “L’idiota”.
Tuttavia la stanchezza lo piega nel bel mezzo della seconda riga della prima pagina, e Tordo si addormenta.
Si risveglia diverse ore più tardi all’aeroporto di Damasco in Siria. Mentre dormiva, l’aereo è stato dirottato da un gruppo di terroristi afgani comandati da un brutto ceffo che si fa chiamare Bano. L’aereo ha fatto scalo a Damasco per fare rifornimento sotto la protezione dei siriani, sicuramente amici e complici di quel tale Bano.
Completato il rifornimento, l’aereo riparte verso Teheran.
Tordo comincia a perdere la pazienza. Dopotutto lui voleva soltanto recarsi in un punto preciso della giungla vietnamita a recuperare lo zippo che aveva perso nel 1971, quando combatteva in Vietnam.
Improvvisamente Tordo ha un sussulto… finalmente ha avuto l’intuizione giusta! Ci sono voluti ventidue anni per capire le parole di sua madre a proposito di quel libro.
Stord Roolf consegna alla storia una pellicola carica di introspezione (così, tanto per dire). Meno vivace delle altre due, ma più lenta. Meno bella, ma molto più brutta. Una vera sorpresa annunciata.
* * *
Avvertenza per i lettori: chi avesse perso la recensione dei primi due film di Tordo, può leggerli su questo stesso blog. Le date della loro pubblicazione sono il 21 e il 30 maggio 2008 (3^ e 5^ puntata della rubrica Al cinema... John e Jack non so!).
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8 commenti:
Cazzo me lo sono perso!!! In che cinema è uscito???
Sono passati vent'anni... chi se lo ricorda?
Ora è un cult da dvd!
E' si, certi cult non perdono mai il loro fascino...
Il problema è che certi diventano cult proprio perché hanno perso il loro fascino!
Potere della pubblicità...
Noooooooooooooo! Tordo 3: sciagura!
Sciagura e devastazione!
Ma l'avevo già detto... ormai ho cominciato il gioco e lo devo finire.
E vi aspetta ancora l'ultimo atto!
Porta pazienza ggrillo, porta pazienza...
Anche io devo rispettare il copione e quindi dico noooooooooooooo :))
Eh! Eh!
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