se fossi un'automobile...

... sarei una FIAT 850. Ve la ricordate?

mercoledì 16 aprile 2008

La parola a Mr. Job (1)

Ciao a tutti!

Correva l'anno 2004. Il quotidiano L'Unione Sarda, grazie a Silvio Camboni, Serena Demontis, Bruno Olivieri e alla società Piquiz, regalava ai suoi lettori il divertente inserto settimanale La Gaggetta Ufficiale, in cui una lista lunga un chilometro di autori vari (disegnatori, vignettisti, sceneggiatori, giornalisti e quant'altro) si divertiva a strappare sorrisi e risate ai lettori con simpatiche trovate sul mondo del lavoro.

Il mio contributo fu la creazione di Mister Job, un bislacco personaggio di origini britanniche che faceva delle piccole riflessioni sul mondo del lavoro.

Quella che leggerete tra poco è la prima delle "esternazioni" di Mr. Job. Seguiranno, prossimamente, tutte le altre pubblicate a suo tempo dalla Gaggetta.
Se poi dovessi rimettermi in contatto con Mr. Job, proverò a proporgli di scrivere qualche nuova (e inedita) riflessione, in esclusiva per gli amici di questo blog.

La "fototessera" che vedete qui sopra è stata realizzata da Luca Usai, ritrattista ufficiale (nonché unico) del nostro esperto inglese.

Ed ora lascio... La parola a Mr. Job!

Tre fratelli.
Un uomo ricchissimo, che aveva sempre desiderato un figlio maschio ma non ne aveva mai avuto uno, in punto di morte decise di fare un regalo a ciascuno dei tre figli (maschi) del suo migliore amico.
A Ercole diede 1 mq di terra in Iraq. A Timoteo, la mano di sua figlia Cersira. A Maurilio, un posto di insegnante in una scuola statale. Ercole morì a 100 anni, ricchissimo, senza aver mai lavorato (aveva scavato in quel francobollo di terra e aveva trovato il petrolio). Timoteo morì a 115 anni, ricchissimo, senza aver mai lavorato (aveva messo Cesira a battere e, nel giro di qualche anno era diventato il più grande magnaccia della città). Maurilio, dopo 15 anni di insegnamento, morì di fame a 38 anni.

Nessun commento: