Il maestro Angelo "Tatano" Corrias |
Ho conosciuto personalmente signor Tatano nel 1997, quando, insieme a Marcello, Andrea, Maurizio, Giorgio e Giorgio decidemmo di fondare un'associazione culturale che si occupasse di studiare, promuovere e fare fumetti.
L'Associazione Culturale Chine Vaganti è nata con due straordinari numi tutelari accanto. Uno era il geniale vignettista, illustratore e pittore Franco Putzolu, anche lui scomparso qualche tempo fa. L'altro era signor Angelo "Tatano" Corrias.
Signor Tatano, nato a San Gavino Monreale nel 1922, in paese era un mito. Specialmente per gli aspiranti fumettisti come noi.
Fumetti, fotografia e pittura sono le strade che ha percorso in quasi settant'anni di carriera.
Nella Cagliari del secondo dopoguerra, giovanissimo,
conosce il disegnatore Aurelio Galleppini (Galep), che qualche anno dopo, in
coppia con lo sceneggiatore Gian Luigi Bonelli, darà vita al più celebre eroe
del fumetto italiano, Tex Willer. Sotto la guida di Galep, studia e si
applica con una costanza tale che presto diventa assistente del suo maestro.
Per Galep inchiostra numerose tavole di Tex
e realizza le matite delle prime 32 pagine dell’albo n. 23, Piutes!
Il West è sempre stato uno dei soggetti preferiti di signor Tatano |
Negli anni cinquanta si trasferisce a Torino, dove illustra
romanzi d’avventura per diverse case editrici.
Poi arriva la grande occasione all’Agenzia Pubblicitaria Armando
Testa. Qui, dopo un breve periodo da “semplice” illustratore, si scopre
fotografo di grandissimo talento. Dal 1955 al 1976 presta il suo obiettivo a
molti celebri annunci pubblicitari apparsi su tutti i periodici italiani
(Lavazza, Peroni, Simmenthal, Lines, Robe di Kappa, ecc.).
Signor "Tatano", al centro nella foto, ai tempi dell'agenzia Armando Testa (Torino) |
Nonostante il lavoro all’Agenzia Testa, di tanto in tanto
negli anni torinesi continua a inchiostrare le matite del maestro e amico
Galep, in qualche storia di Tex.
Smessi i panni del fotografo e tornato a San Gavino Monreale,
continua a dipingere i suoi quadri, un’attività che non ha mai interrotto da
quando aveva quindici anni.
Ma sul suo tavolo da disegno, a partire da quel fatidico 1997, ricompaiono nuove tavole a fumetti tra cui quelle di alcune brevi storie scritte da me per Macchie d'Inchiostro, la rivista dell'Associazione Culturale Chine Vaganti, con la quale il maestro instaura una proficua collaborazione, mettendo a disposizione di noi nuove leve la sua passione, le sue conoscenze e la sua immensa umanità.
Copertina di signor Tatano per Macchie d'Inchiostro n.1, gennaio 1999 |
Fin dai primi tempi della sua fondazione, l’Associazione Chine
Vaganti gli dedica numerose iniziative editoriali ed espositive, tra cui
l’imponente mostra itinerante Immagini – l’arte di Tatano Corrias, patrocinata
dalla Comunità Montana del Monte Linas e rimasta “in giro” per i comuni del
territorio per buona parte del 2004.
Tra le altre opere a fumetti alle quali il maestro ha lavorato negli anni più recenti, ci sono il Western Ethan Cobb (su testi di Massimiliano Marongiu, Marcello Lasio e del sottoscritto, pubblicato in volume da Chine Vaganti nel 2003) e una personale riduzione a fumetti di Moby Dick, l'intramontabile capolavoro letterario di Herman Melville.
In un editoriale di qualche anno fa per una delle pubblicazioni della nostra associazione, scrissi
Tra le altre opere a fumetti alle quali il maestro ha lavorato negli anni più recenti, ci sono il Western Ethan Cobb (su testi di Massimiliano Marongiu, Marcello Lasio e del sottoscritto, pubblicato in volume da Chine Vaganti nel 2003) e una personale riduzione a fumetti di Moby Dick, l'intramontabile capolavoro letterario di Herman Melville.
In un editoriale di qualche anno fa per una delle pubblicazioni della nostra associazione, scrissi
"Tatano” per noi è un
punto di riferimento, sia per il suo illustre passato, sia per come ha sempre
gestito la sua vita di creativo.
Mai un’autocelebrazione, mai una parola di
troppo. E tanta ironia, gentilezza e disponibilità. Non solo maestro dunque, ma
anche, e soprattutto, amico.
Credo che queste parole valgano per tutti coloro che hanno avuto a che fare con quest'uomo meraviglioso, gentile, schivo, ironico e dall'intelligenza acuta come il suo sguardo.
Una volta, nel 2004, al termine della grande mostra itinerante che la nostra associazione dedicò alla sua arte di pittore, fotogtrafo e disegnatore di fumetti, mi fece un regalo.
Con gli amici di Chine Vaganti, gli riportai a casa sua tutti i quadri, le fotografie, le tavole e i "disegni sparsi" che avevamo utilizzato per la mostra. Al termine delle operazioni di scarico, lui prese un quadro, me lo mise tra le mani e disse: Questo prendilo tu.
Non era un quadro. Era QUEL quadro.
Mi ero innamorato di quel disegno fin dal primo momento, quando ce lo diede per esporlo.
Durante le esposizioni facevo sempre in modo di passarci vicino, e rimanevo incantato a guardarlo. E tutte le volte che spostavamo la mostra da un comune al successivo (quella mostra andò in tour in otto comuni), la musica era sempre la stessa!
Lui lo sapeva e mi spiava in silenzio, con quella sua aria sorniona e serena.
Ecco... tra tutte le cose che mi ha detto, che abbiamo fatto insieme e che mi ha dato, scelgo questa per ricordarlo.
Qui sotto, posto una delle brevi storie a fumetti che ho avuto l'onore di scrivere per signor Tatano nei primi (e ormai lontani) anni di attività con l'Associazione Chine Vaganti.
Questa storia, intitolata La Rissa, risale all'inizio del 1998 e risente della mia inesperienza di allora. Ma, nonostante questo, signor Tatano la disegnò con incredibile estusiasmo.
Non ci sono parole per dire quanto mi dispiaccia che signor Tatano non ci sia più.
C'è solo un pensiero affettuoso per tutti i suoi familiari.
E c'è
solo un GRAZIE infinito per essere esistito e per avere avuto la pazienza di
dare retta a me e ai miei amici fumettari. A quella banda di sognatori che eravamo e che ancora siamo... anche per merito suo.
Grazie, signor Tatano.
Grazie, maestro.
Grazie, amico.