se fossi un'automobile...

... sarei una FIAT 850. Ve la ricordate?

martedì 23 dicembre 2008

Buone Feste... a fumetti!

Per augurarvi BUONE FESTE, scelgo una storia "natalizia" di Super Pro pubblicata qualche anno fa sul bimestrale 44 Gatti (Gaghi Editrice, Milano).

Questa è la prima (e finora unica) occasione in cui Super Pro e i suoi amici hanno avuto a che fare con Babbo Natale.
Ed è anche la prima volta in cui appare Bea, una bimba molto piccola ma altrettanto sveglia! Bea è stata in seguito protagonista di un'altra storia della serie.
Cliccate sopra le singole tavole per ingrandirle e leggere il racconto.
Tutti coloro che ancora non conoscono il Super Procione, possono rimediare subito leggendo le informazioni e le storie a fumetti che ho pubblicato su questo stesso blog nei mesi scorsi.
Eccovi i link

BUON
NATALE E BUON 2009 A TUTTI!

Super Pro
© Daniele Mocci e Luca Usai

venerdì 19 dicembre 2008

Quella volta che "diventai" Babbo Natale...


Natale in Marmilla (2004)

Natale in Marmilla è uno spettacolo teatrale che ho scritto, diretto e interpretato (nei panni nientepopodimeno che di Babbo Natale!) tra novembre e dicembre 2004, per conto della Cooperativa Il Sole di Sardara (VS).
Lo spettacolo è stato messo in scena per i bambini e i ragazzi delle scuole della XVII Comunità Montana dell’Alta Marmilla/Ales (OR).

Il soggetto è stato scritto da Anna Paola Onnis della Cooperativa Il Sole. Io ci ho aggiunto alcune cose e ho scritto l'intera sceneggiatura in poco meno di una settimana.

Dopo altri 10 giorni lo spettacolo era già in scena.

La storia racconta di quella volta in cui il malvagio Asurìu e il suo tirapiedi Lecchinu (due ladroni molto... cialtroni!) rubarono tutte le letterine dei bambini indirizzate a Babbo Natale e le sostituirono con finte lettere di presa in giro.

Babbo Natale, adirato e deluso, decise di levare le tende e partire per una vacanza ai tropici.

Grazie all'intervento di Zizito, il principe del regno delle formiche, e Spera, la principessa del regno delle api, Babbo Natale scoprrà l'inghippo e riuscirà, con l'aiuto dei suoi amici insetti, a recuperare le vere letterine e punire i due cattivoni.

Scrivere e mettere in scena uno spettacolo teatrale in circa due settimane e poi portarlo in giro per 15 repliche nello spazio dei successivi 20 giorni non è impresa da poco.

Ma vi assicuro che, grazie all'eccezionale lavoro svolto da organizzatori e attori, è stata un'esperienza straordinaria e divertentissima.

Formidabili gli attori con cui ho diviso il palco: Simone Utzeri (Zizito), Sonia Saiu (Spera), Davide Melis (Asurìu) e Michela Pinna (Lecchinu) sono stati eccellenti interpreti e autentici vulcani in scena. Per merito loro, i bambini e gli adulti che hanno visto lo spettacolo si sono sempre divertiti e, in certi casi, sbellicati dalle risate.

Le scenografie sono state realizzate da Anna Paola Onnis, Sabrina Fenu e Davide Melis.

Alla consolle luci e audio c'era addirittuna una delle renne di Babbo Natale... Gianfranco Massa!

Tutto il lavoro è stato coordinato dalla Cooperativa Il Sole, nelle persone di Tiziana Onnis, Anna Paola Onnis e Sabrina Fenu.

I personaggi (tranne, ovviamente, Babbo Natale!) sono creazioni dell'autrice del soggetto, e sono protagonisti di altre storie con cui Anna Paola ha messo in scena anche spettacoli di burattini.

Quanto mi piacerebbe rifare un'esperienza così!

lunedì 15 dicembre 2008

Genesis - When in Rome (live 14.07.2007) dvd

Se comincio a parlare di questi ragazzi di quasi 60 anni, non la finisco più.

Vi dico solo poche cose e volutamente non troppo approfondite, perché l'argomento riguarda non solo la sfera musicale in generale, ma anche la mia personale sfera emotiva.

Quindi, inevitabilmente, peccherei di poca obiettività.

When in Rome è un cofanetto di 3 dvd che testimoniano l'evento Genesis del 14 luglio 2007 a Roma. A mio parere non è una di quelle spese di cui poi uno si pente.
E in tempi di regali e di crisi, questo può essere un buon argomento.

C'ero anch'io a Roma, quella sera.

Brividi al solo ricordo!

Certo... non c'erano Gabriel e Hackett.
Ma se è per quello, non esiste più la mezza stagione e sono sempre i migliori quelli che se ne vanno!

In realtà Gabriel manca dal gruppo da quasi 35 anni e Hackett da 30.
E senza quei due il gruppo ha comunque prodotto delle ottime cose (a Trick of the tail, Wind & Wuthering, Duke), delle buone cose (And then there were three, Genesis), oltre che cose discutibili (Invisible touch, We can't dance) e brutte (Abacab e Calling all station, quest'ultimo senza Collins).

Perfino il gruppo è mancato "da sé stesso" per un decennio.

Ma poterli rivedere quando ormai avevo perso tutte le speranze... e vederli ancora così in forma... beh... direi proprio che ne è valsa la pena!

La reunion del 2007 (che, per la verità, non ho ancora capito se avrà un seguito) ha prodotto un tour di buon livello, e i 3 dvd di When in Rome lo dimostrano bene.
Nei primi due c'è tutto il concerto di Roma. Pubblico stratosferico, location "imperiale" in tutti i sensi, serata magica, immagini meravigliose e tanta buona musica di tutte le stagioni della band.
Il terzo contiene un curioso dietro le quinte della reunion e del tour 2007.

Non vado oltre.

Aggiungo solo che non vedo l'ora di avere un po' di tempo per rivederlo "a luci spente" e in religioso silenzio.

lunedì 8 dicembre 2008

Al cinema... John e Jack non so! (15)



Natale all’Isola di Pasqua
(Italia, 2008)

a cura di
Augusto e Luigi Lu Mièr

Inevitabile come la morte.
Divertente come la piorrea.
Sorprendente come l’acqua che bolle a 100 gradi.
Utile come le statuette delle bomboniere.
Bello come la Fiat Duna.

L’ennesima (elevata enne) pellicola natalizia di Neri Dementi non lascia niente al caso e ricalca pedissequamente qualsiasi situazione e/o pseudo gag già vista in qualsiasi altro suo film (film?) natalizio.
La geniale trovata di ambientarlo all’Isola di Pasqua non produce niente di meglio che il dolce consumato dai personaggi al termine del cenone del 24 dicembre, ossia uno sconcertante panettone a forma di uovo.
Su questo preciso punto, siete tutti invitati a lasciar perdere i commenti. Grazie.

La previsione che vede centinaia di migliaia di spettatori affollare le sale per vederlo, si rivelerà come sempre sbagliata nel modo più assoluto, perché gli spettatori saranno decine di milioni.
Cercare di spiegare tutto questo è come cercare di spiegare la presenza, il motivo e il significato della vita sulla Terra. Per questa ragione si tenta (non senza fatica) di sorvolare sulle consuete patetiche prove di ignobile indecenza cinematografica dispensate a piene mani da queste persone impropriamente individuate con i termini “regista” e “attori”. Infatti, questo fenomeno che si ripete ogni anno a Natale (puntuale come l’aumento delle tasse, spacciato per una drastica diminuzione delle stesse), ha una valenza quasi mistica ed è candidato a essere promosso da fondamentale mistero della fede a dogma vero e proprio.

E ora veniamo alla trama.

martedì 2 dicembre 2008

37° Festival di Vaduz (Liechtenstein): vince “Il collezionista di pozzanghere”


Il CineCane di masonite® d’oro
al film di Manual Skolakstikov

a cura di Leone Doro


Sulle strade di Vaduz (Liechtenstein) sono ancora presenti i segni della 37ª edizione del Festival Internazionale del Cinema che, mai come quest’anno, ha richiamato autentiche orde di pubblico.
Marciapiedi, asfalti, passerelle, selciati, soffitti e ponteggi completamente ricoperti di coriandoli, accendini, denti sbriciolati, porte USB usate, bottiglie di birra ed escrementi di capibara.

Un successo senza precedenti, presenti e susseguenti.

La vittoria del CineCane di masonite® d’oro per il miglior film è stata salutata da un’isteria generale, con un misto di apatia, bulimia, costipazione (unica caratteristica “non” in rima) e aerofagia. Quest’ultima, tutto sommato, non è stata avvertita se non in minima parte, grazie al grande vento da Nord che ha spazzato l’aria di Vaduz nella serata delle premiazioni.

Durante i venti giorni del festival (dal 1° al 20 novembre), la comunità dei miliardi di capibara giunti per l’occasione dall’America Meridionale ha dato spettacolo con degli originalissimi rituali di accoppiamento, che hanno allietato le serate degli abitanti di Vaduz e delle decine di migliaia di curiosi e appassionati giunti da ogni parte del globo. Nelle strade, nelle piazze, nelle case private, nei motel e nei locali pubblici i capibara hanno dato sfogo alla loro proverbiale creatività, suscitando la compulsione di tantissimi curiosi che li hanno immortalati con macchine fotografiche e videocamere. Pare addirittura che il regista del film vincitore, l’estone Manual Skolakstikov, abbia in mente di girare un film sulla vita privata dei capibara.

Enorme la soddisfazione di tutta la comunità cinematografica estone per l’attribuzione del CineCane di masonite® d’oro al film Il collezionista di pozzanghere del maestro Manual Skolakstikov.
Il collezionista di pozzanghere è il primo film estone a vincere il prestigioso CineCane di masonite® d’oro di Vaduz.
In anteprima mondiale, pubblichiamo uno stralcio della motivazione della giuria: “ (...) alla quinta ora di proiezione, quando mancano ancora due ore e mezzo alla fine del primo tempo (…) dato il livello non esageratamente basso del film, data la morte per afasia di metà dei componenti della giuria, dato il poco tempo rimanente e data la poca voglia di star lì a vedere anche gli altri film in concorso (…) si decreta la vittoria di questa pellicola (…) intensa e nel contempo espansa e, nonostante ciò, alfonsa”.

Fortissima l’emozione del regista Manual Skolakstikov che, a caldo, ha dichiarato: “probabilmente domani mattina, dopo aver fatto colazione, ammesso che stanotte piova e poi si rassereni, andrò a funghi”.

Prossimamente pubblicheremo l’intervista completa al grande cineasta estone.

Tra i premiati, segnaliamo ovviamente anche i registi Sup Host (Arancia Bionica) e Stord Roolf (John Tordo), rispettivamente miglior regista e premio speciale della giuria.

CineCane di masonite® d’oro anche per il grande musicista e compositore italiano Ellio Mollicone, autore della colonna sonora del film La gallina da caccia (film dell’esordiente Giovannino Meglioniente, vincitore a sorpresa del CineCane di masonite® d’argento alle spalle de Il collezionista di pozzanghere).

Autentiche ovazioni di pubblico e di critica sono andate anche ai meritevoli vincitori dei CineCane di masonite® di stoppa e di vapore.

Ecco la rosa completa dei premi assegnati a questa 37ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Vaduz:

CineCane di masonite® d’oro, argento e mirra per il miglior film
1. Il collezionista di pozzanghere (di Manual Skolakstikov, Estonia)
2. La gallina da caccia (di Giovannino Meglioniente, Italia)
3. Il kimono e il kistereo (di Spremuto Limune, Giappone)

CineCane di masonite® d’oro, argento e mirra per il miglior regista
1. Sup Host, UK (per il film Arancia Bionica)
2. Liberanos Amàlo, India (Ascella rosso sangue)
3. Jessika Cessika, Grecia (Participio anteriore)

CineCane di masonite® d’oro, argento e mirra per il migliore attore
1. John Tordo, USA (nel film John Tordo)
2. Nestor “Rongo-Rongo” Morse, Cile (Un alito chiamato Calvario)
3. Bruce Quee, Giappone (Il kimono e il kistereo)

CineCane di masonite® d’oro, argento e mirra per la migliore attrice
1. Leed Hiota, Cile (nel film Un alito chiamato Calvario)
2. Christiane Effe, Norvegia (Snifacolla a tradimento)
3. Massaja Shelvaktika, Estonia (Il collezionista di pozzanghere)

CineCane di masonite® d’oro, argento e mirra per la migliore colonna sonora
1. Ellio Mollicone, Italia (per il film La gallina da caccia)
2. Mino Trota, Italia (Un chupacabras per amico)
3. Vangelis Apokriphis, Grecia (Participio anteriore)

Premi speciali.

CineCane di masonite® di fustagno (premio speciale della giuria di Vaduz)
· Stord Roolf, USA (per il film John Tordo)

CineCane di masonite® di stoppa (premio della giuria popolare)
Ex aequo
· Il kimono e il kistereo (di Spremuto Limune, Giappone)
· Participio anteriore (di Jessika Cessika, Grecia)

CineCane di masonite® di vapore (premio per la calorosa partecipazione alle votazioni della giuria popolare)
Ex aequo
· Ablar
· Danilo
· Carburo

Per chi volesse conoscere (o rileggere) l’albo d’oro del festival, click QUI.
Per chi volesse conoscere (o rileggere) i dettagli delle nomination dell’edizione 2008 e altre notizie sul festival, click QUA.


P.S.
Al termine del festival, i miliardi di capibara giunti dall’America Meridionale, sono dovuti rimanere a Vaduz a causa dello stato interessante delle loro femmine (tutte, nessuna esclusa, risultate positive ai test di gravidanza). Tra qualche tempo si stima che decine di miliardi di giovani capibara vedranno la luce nelle strade della capitale del Liechtenstein e torneranno con i loro genitori verso le terre natie. La migrazione richiederà circa otto mesi.
E poi, a novembre 2009, tutti di nuovo a Vaduz!