se fossi un'automobile...

... sarei una FIAT 850. Ve la ricordate?

martedì 23 maggio 2017

Quella volta che Jeff Bridges, John Goodman e Steve Buscemi recitarono (gratis) per Super Pro


Prima di occuparci di questi tre simpatici personaggi (li avete riconosciuti?), ho una piccola introduzione da fare.

Proprio in questi giorni di maggio ricorre il QUINDICESIMO ANNO di pubblicazioni consecutive dei fumetti di Super Pro sulla rivista per ragazzi 44Gatti (Gaghi Editrice, Milano).
Quindi, prima di tutto, faccio auguri a me stesso e a Luca Usai, vale a dire ai due ideatori del personaggio nonché realizzatori della maggior parte degli episodi fin qui pubblicati. Poi estendo gli auguri anche ai personaggi della serie e ai professionisti che in questi quindici anni hanno affiancato me e Luca nella lavorazione degli 89 episodi finora realizzati: Francesco Abrignani, Marcello Lasio, Andrea Pau, Elena Grigoli, Maurizio Nonnis e Jean Claudio Vinci.


Chi mi sta seguendo in questi ultimi mesi, sa che in occasione del QUINDICESIMO ANNO di Super Pro ho deciso di pubblicare le cinque brevi storie di ambientazione pseudo Western firmate da me e da Luca Usai tra il 2003 e il 2009. L'episodio che potete leggere in questo post si intitola La notte delle ruspe, è il n. 37 della serie ed è stato pubblicato nel mese di luglio 2008.

Stavolta Bebo, Ale, Tore e Arizona Pro (alter ego in salsa Western di Super Pro) durante il solito campeggio estivo al Golfo dei Tonni si recano nottetempo a Lollywood, la cittadina abbandonata dove tanti anni addietro si giravano i film Western. Qui si trovano faccia a faccia con tre gaglioffi che hanno l'intenzione di radere al suolo proprio Lollywood, la città di Arizona Pro!
E se non avete ancora capito chi sono, ora ve lo dico io.


Questi tre personaggi, che ricalcano le fattezze di Jeffrey "Drugo" Lebowski, Walter Sobchak e Theodor Donald "Donny" Karabotzes (il celeberrimo terzetto de Il grande Lebowski, capolavoro cinematografico dei fratelli Coen), sono una sorpresa che Luca mi fece durante la lavorazione delle tavole.
Mi spiego.
Io come sempre scrissi soggetto e sceneggiatura della storia che, dopo l'approvazione della casa editrice, passarono a Luca per essere tradotti in immagini. Il testo non prevedeva affatto che i tre cattivastri di turno dovessero avere le facce, i corpi e l'abbigliamento del Drugo e dei suoi due degni compari. Fu una scelta autonoma di Luca in fase di disegno che si rivelò non solo un simpaticissimo omaggio a un film meraviglioso, ma anche una trovata azzeccatissima dal punto di vista narrativo. Infatti, pur essendo i tre personaggi in questione completamente diversi da Drugo & company, con le loro sembianze funzionavano (e ancora funzionano) alla perfezione.
Leggere per credere!





Insomma, Luca fece un casting eccellente.
E, obiettivamente, meglio di così non potevo sperare: Jeff Bridges, John Goodman e Steve Buscemi avevano recitato GRATIS in un mio fumetto!

Super Pro © Daniele Mocci e Luca Usai

lunedì 1 maggio 2017

La parola a Mr. Job (19)

Primo maggio: oggi CADE la festa dei lavoratori

Caro Mr. Job,
mi chiamo Lamberta Lanfranchi, ho 52 anni e sono una scenografa. Da vent’anni non trovo più da lavorare in teatro e, per campare, faccio la vetrinista. Sono una libera professionista (partita IVA).
Lavoro tutti i giorni, tutto il giorno. Spesso anche nei giorni di festa.
E, nonostante questo, ho serissimi problemi a campare.
Le scrivo oggi – PRIMO MAGGIO – giorno in cui CADE la cosiddetta FESTA DEI LAVORATORI. Le scrivo perché oggi sono rimasta a casa, dato che non avevo i soldi per seguire i miei amici in gita.
Se c’è una cosa che vorrei sottolineare, in quello che ho scritto nelle righe precedenti, è il fatto che questa fantomatica festa del primo maggio CADA. E, mi creda, ogni anno che passa questa festa CADE sempre più in basso e in maniera sempre più rovinosa. Finirà per rotolare nel profondo di una fogna e per spezzarsi l’osso del collo. Ammesso che non lo abbia già fatto.
Da anni mi chiedo come io possa anche solo pensare di FESTEGGIARE UNA GIORNATA-BEFFA COME QUESTA. Una giornata in cui, per evitare di spendere i soldi che non ho, me ne resto buona buona in casa a fare un po’ di conti.
E i conti di quest’anno parlano MOLTO CHIARO:
- dal 20 dicembre scorso a oggi, su 133 giorni ho avuto solo 8 giorni liberi;
- dal 20 dicembre scorso a oggi ho emesso fatture per circa 6.500 euro lordi;
- dal 20 dicembre scorso a oggi ho incassato un solo bonifico (uno) di 500 euro lordi;
- al 20 dicembre scorso mi erano rimasti crediti da incassare per 4.350 euro lordi;
- a oggi, la somma dei quattrini che ho REGOLARMENTE LAVORATO E FATTURATO, ma che NON HO ANCORA INCASSATO ammonta dunque a 10.350 euro lordi.
- circa 4.000 di quei 10.350 euro mi dovrebbero arrivare da un ENTE PUBBLICO. Gli altri da clienti privati.
Ora, caro Mr. Job, dall’alto della sua esperienza nell’ambito delle politiche del lavoro, io le chiederei una cosa: come cazzo è possibile (e qui mi scuso per avere usato la parola POSSIBILE), che lo STATO ITALIANO continui a permettere a questi miserabili escrementi umani (se stesso per primo) di chiedere prestazioni professionali a liberi professionisti come me e di NON PAGARE IL DOVUTO NEMMENO DOPO MESI DALLA CONSEGNA DEL LAVORO E DALLA REGOLARE EMISSIONE DELLA FATTURA?
Mesi che, in certi casi diventano anni. Mesi in cui, oltretutto, questo MERAVIGLIOSO STATO ITALIANO mi chiede pure di anticipare l’IVA su quelle fatture che ho emesso e non ancora incassato.
Dove cazzo sta (e qui mi scuso per avere usato la parola DOVE), la FESTA DEI LAVORATORI?
Chi mi tutela da questo surreale e incivile stato di cose?
Forse lo Stato? Quello stesso Stato che da mesi mi deve migliaia di euro e che, invece di pagarmi, mi obbliga a pagare l’IVA su una somma che esso stesso non mi ha ancora corrisposto?
Oppure mi tutela qualche ministro?
Magari quel simpatico guascone che non fa altro che spalare merda in faccia alle persone che lavorano senza essere pagate e che, proprio per questo motivo, sostengono la sua beata e morbida poltrona pur non avendo mai appoggiato uno solo dei suoi immondi sproloqui?
Sarà una banalità, ma io con quei soldi (CHE HO ONESTAMENTE LAVORATO) dovrei pagarci l’affitto, le bollette, l’assicurazione, il carburante (e i guasti vari) dell’automobile che mi serve per andare al lavoro ogni giorno e, magari, anche qualcosa da mangiare.
Non so più cosa fare.
Continuare a lavorare per accumulare crediti sempre più difficili da riscuotere-incassare o mandare tutti a fare in culo (e qui mi scuso per la parola FARE) e sdraiarmi sotto qualche portico a chiedere l’elemosina? No perché… sa com’è… ho quasi paura di passare per snob o radical chic se minacciassi di lasciare questo tristissimo Paese (che ormai è letteralmente AFFONDATO SUL LAVORO) per andarmene all’estero.
Cordiali saluti,
Lamberta Lanfranchi.

Cara Lamberta,
dall’alto (non molto alto, per la verità) della mia esperienza nel settore delle politiche del lavoro, posso dirti che non ci sono motivi per questa VERGOGNA DI STATO sulla quale nessun politico italiano mostra nessuna intenzione / voglia / bisogno / idea di mettere mano per cercare / trovare / applicare una soluzione concreta. Questa NON è una priorità dello Stato o di qualsivoglia ministro o parlamentare. Anzi, a vedere e a sentire questa "bella gente", si direbbe che non sia proprio una faccenda nemmeno degna di essere sollevata o discussa durante una pausa caffè.
Figuriamoci se potrà mai essere risolta!
E sono anche d’accordo con te sulla questione della FESTA CADUTA: il primo maggio dovrebbe essere una GIORNATA DI LUTTO per tutta l’Italia. Altro che festa!