PREMESSA
Dopo cinque mesi di assenza dal blog, avrei voluto proporre
un altro tipo di post. Ma quello che mi è capitato ieri, al pagamento della
seconda rata dell'assicurazione auto, mi costringe a rivedere le priorità. Ho
già pubblicato ieri le poche righe che seguono. L'ho fatto sulla mia pagina
facebook e sulla mia pagina google plus. Ripubblico oggi qui, perché, anche se
il blog ha (ormai) pochi accessi e pochi lettori, ha comunque la capacità di
far "durare più a lungo i post". Così, se qualcuno farà delle
ricerche su questo argomento anche tra qualche mese, magari si potrà imbattere
in questa esperienza "di vita" e potrà farne tesoro.
FINE PREMESSA
Seconda rata dell'assicurazione auto 2016 + annessa
assicurazione conducente.
Con il cambio di residenza [da un comune della Sardegna
(Medio Campidano) di circa 8.800 abitanti a un altro comune della Sardegna
(Medio Campidano) di circa 5.000 abitanti che dista poco meno di 20 chilometri
dal primo], la UNIPOL-SAI mi ha spillato 67 euro e 96 cent in più (a
semestre).
Solo per il cambio di residenza!
Scopro, così, che il comune in cui abito adesso è senz'altro
un covo di pirati della strada, dato che questa "spettabile"
compagnia assicuratrice chiede a chi ci abita ben 140 euro in più all'anno rispetto
a chi abita in quell'altro comune. Nemmeno se mi fossi trasferito a Roma,
Milano, Napoli o Palermo!
Siamo seri... al netto dell'ironia e con il massimo rispetto
per chi in Unipol-Sai ci lavora (parlo degli impiegati "al banco" che
hanno a che fare con i clienti come me), questo a casa mia si chiama FURTO,
LATROCINIO, GRASSAZIONE, e via di questo passo.
È forse questo il modo di ringraziare un cliente che è
in Unipol-Sai (prima solo Sai, poi Fondiaria-Sai e adesso Unipol-Sai) da 16-17 anni, e che da tempo è in prima classe di merito?
Sempre a casa mia, per una cagata del genere si dovrebbe
(1) chiedere scusa,
(2) rivedere le deliranti tabelle che attribuiscono ad
minchiam la diversa "pericolosità" delle zone di residenza dei
clienti,
(3) restituire il maltolto.
E soprattutto, far gravare quella maggiore pericolosità
sulle teste di cazzo che davvero fanno gli stronzi alla guida delle loro
automobili. Non su chi, oltre a essere un buon cliente, è anche un
automobilista con la "fedina penale" pulitissima.
Per concludere, vaffanculo.
PS
Non mi scuso affatto delle pseudo volgarità che ci sono in
queste righe, perché la vera volgarità è rappresentata da
quell'ingiustificabile e odiosissimo aumento di tariffa. Una roba da far girare
i coglioni "a elica" per mesi, mesi e mesi anche a un santone tibetano.