Cover dell'albetto Lo Straniero Senza Nome (ed. Ass. Cult. Chine Vaganti, 2005) |
Beh, quel "prossimamente" non è mai arrivato.
Oggi rimedio almeno parzialmente a questa mia mancanza.
Chi sia, cosa sia, come sia nato e dove sia stato pubblicato questo fumetto "in strip" creato da me e da Luca Usai, lo leggerete (se vorrete) nelle righe che seguono.
Prima di cominciare, ho solo due cosette da dire.
L'articolo qui sotto è stato scritto da me qualche anno fa per la rivista ARTrosi, ideata e pubblicata dal bravissimo disegnatore Massimo Dall'Oglio.
Nei suoi oltre 12 anni di vita, Lo Straniero Senza Nome è stato protagonista di numerose mostre, l'ultima delle quali si è tenuta nel luglio 2011 in occasione dell'ottava edizione del festival di cultura popolare Cuncambias, che ogni estate anima le strade del centro storico di San Sperate, un comune in provincia di Cagliari.
Tutti i disegni di questo post sono naturalmente di Luca Usai.
Ecco fatto! Ora possiamo cominciare...
Lo Straniero Senza Nome |
Nel mese di novembre 1999 io e Luca (Usai) andammo alla
Fiera di Roma, per la dodicesima edizione di Expocartoon. Avevamo gli zaini
pieni dei primi numeri di Macchie d’Inchiostro, rivista della
nostra Associazione Culturale (Chine Vaganti), e delle cartelle con i nostri
lavori di aspiranti autori di comics. Regalammo a mezza fiera le riviste, e
facemmo vedere a un sacco di autori e di editori i nostri sogni su carta.
In particolare avevamo un progetto per una serie western
umoristica, ambientata negli anni del Pony Express, da presentare a Il
Giornalino. Il signor Roberto Rinaldi fu molto gentile e osservò con
attenzione gli studi, il dossier presentazione con locations e personaggi, e le
tavole prova di Luca. Ci diede dei piccoli consigli su come migliorare certe
cose, ma nel complesso sembrò che il nostro lavoro gli fosse piaciuto. Poi ci
disse che in quel momento Il Giornalino
aveva una coda molto lunga di lavori in attesa di essere pubblicati, e ci rimandò
a un incontro successivo.
Noi continuammo il nostro giro, e finimmo di fronte allo
stand dell’Eura. Qui trovammo il direttore Editoriale Sergio Loss. Ci concesse
una chiacchierata di fronte alle nostre cartelle. La serie western presentata
al signor Rinaldi gli piacque molto, anche se disse che purtroppo non aveva il
taglio giusto per il target di Skorpio e Lanciostory. E così ci
invitò a creare qualcos’altro, sempre western, ma per un pubblico più
cresciutello. Magari una strip. Poi ci saremmo sentiti e gli avremmo spedito
del materiale di prova, direttamente nella sede dell’Eura, a Roma.
Salutammo Loss e ci incamminammo verso l’uscita della fiera.
Quando arrivammo alla Stazione Termini, la strip per l’Eura era già nata. Una
settimana dopo avevo già scritto 57 strisce. Neanche un mese dopo Luca terminò
di disegnarle. Le spedimmo a Loss a dicembre, complete di dossier di
presentazione. Non ci rispose. A fine marzo gli telefonammo. Ci disse che aveva
ricevuto le strip e che le aveva trovate molto divertenti. Ma momentaneamente,
sia Skorpio che Lanciostory avevano una coda molto lunga di lavori in attesa di
essere pubblicati. Ci saremmo sentiti più in là…
Lo Straniero e la sua "fedele" bara |
Non finirò mai di pagare i miei debiti a Ken
Parker e, in particolare, a Giancarlo Berardi. Mi scuso se quello che
ho appena scritto fa maledettamente il verso alle presentazioni di Berardi su Ken Parker Collection, l’ultima ristampa
di questo meraviglioso personaggio, edita da Panini Comics, ma la tentazione è
stata obiettivamente troppo grande! E l’occasione ghiotta, direi…
Il fatto è che c’è uno sfigato in ogni giovane aspirante
fumettista. E in certi casi, ce n’è anche più di uno. Io e Luca, in due,
tiravamo almeno come otto-dieci sfigati. E ancora oggi non scherziamo.
Ma senza quelle risposte che gentilmente ci sbattevano i
portoni in faccia, diciamoci la verità, Lo Straniero Senza Nome non sarebbe
mai nato. O magari sarebbe nato con un nome (…).
Lo Straniero arriva a Bourbon Town (strip#1) |
Sergio Leone e lo sceriffo appaiono per la prima volta (strip#2) |
Profilo Smith (strip#16) |
E un figlio! Sì, ha voluto perfino un figlio che “non
voleva”.
Vi pare possibile che un terribile pistolero senza nome
possa avere un figlio? Ve lo immaginate il Clint Estwood della trilogia del
dollaro con un figlio appresso? Il fatto è che nel caso del nostro pistolero è
proprio il caso di dire che… meno male che un figlio ce l’ha!
Ma il nostro Straniero è un gran bastardo. Lui ha scelto di
essere il pistolero perfetto. Quello che non potrà mai morire e che
sopravviverà anche a Django (quello vero) e agli uomini senza nome dei film di
Leone. Sì, perché lui è un idiota. Un idiota vero, verace. Un idiota D.O.C. Un
idiota come nessun altro personaggio dei fumetti miei e di Luca è mai stato, o
potrà mai essere. Lui è l’idiota totale, l’idiota perfetto. È l’idiozia. E l’idiozia è come l’erba
cattiva. Non muore mai. Anzi, forse sopravviverà anche quando l’uomo sarà
estinto. Ammesso che non sia già successo…
Citazioni "illustri e raffinate" (strip#34) |
Alcune altre cose le hanno dette Bepi Vigna, Francesco
Artibani e Michele Medda, nelle tre brevi e divertenti presentazioni del volume
che raccoglie le prime 61 strip dello Straniero.
Ma a me e a Luca resta un dubbio. Cosa avranno pensato i
lettori di Fumo di China quando hanno letto le prime 14 strisce dello
Straniero che la loro rivista ha pubblicato tra il 2002 e il 2005?
E soprattutto, se ne saranno accorti?
Anche per questo, nell’estate del 2005, io e Luca ci siamo
decisi a raccogliere in un volumetto formato striscia il materiale dello
Straniero che avevamo prodotto, con il fondamentale supporto dell’Associazione Culturale Chine Vaganti di San Gavino Monreale.
La copertina, lasciatemelo dire, è una vera e propria chicca
firmata da Luca. La veste grafica, invece, è opera di Claudio Fattori e rende
finalmente giustizia a questo personaggio, immortalandolo nell’olimpo dello
spaghetti western.
Il prezzo dell’albetto, in quest’epoca in cui i fumetti
costano come i beni di lusso, è molto contenuto. Appena € 1,50.
Ah, dimenticavo! Lo Straniero Senza Nome ha fatto il bello e il cattivo tempo… ha deciso dove andare, cosa fare e di quali persone circondarsi… ma non mi ha mai rivelato come si chiama!
A proposito, né il signor Rinaldi, né il signor Loss ci
hanno mai più fatto sapere niente.
Lo Straniero Senza Nome, ©
Daniele Mocci (testi) e Luca Usai (disegni).
Edito da Associazione Culturale Chine Vaganti – San Gavino Monreale (VS).
Pagine 72. Formato cm 10x21. Spillato, b/n, copertina a colori. Prezzo € 1,50.
Edito da Associazione Culturale Chine Vaganti – San Gavino Monreale (VS).
Pagine 72. Formato cm 10x21. Spillato, b/n, copertina a colori. Prezzo € 1,50.
2 commenti:
Splendido! Mi fa particolarmente piacere l'omaggio ad un genere che personalmente adoro, quello dello spaghetti western. E anche il tuo tratto è molto bello!
Dove si può acquistare l'albo? E' stato distribuito anche nelle fumetterie?
Wow!
Allora qualcuno che gode di queste cose c'è ancora!!!
L'albo, attualmente, non è presente quasi da nessuna parte.
Ma se mi dici dove stai, magari vedo se è possibile fartelo avere.
Il disegno in realtà è del mio amico/collega Luca Usai. Io ho scritto i testi!
E se Luca lo disegnasse oggi, lo farebbe senz'altro meglio, dato che quei disegni risalgono alla fine del 1999-inizio del 2000!!!
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