(UK-Rep. di S. Marino, 2009)
a cura di Brando Marlon
Dopo cinque anni dalla sua (per la verità, non troppo fortunata) uscita,
torna nelle sale il capolavoro assoluto dell’italianissimo Lello Mastraquaresima,
regista, sceneggiatore, produttore, attore, stuntman, fotografo, cameraman, montatore,
scenografo, costumista, parrucchiere, stilista, maestro d’armi, musicista,
ingegnere del suono, ingegnere aerospaziale, ingegnere informatico, Professore Emerito
di Lingue Antiche all’Università di Boston, Segretario privato del Presidente
dell’ONU, Console Onorario in Danimarca, Amministratore Delegato di 158 società
quotate in Borsa, Consigliere Particolare della NASA e dei Servizi Segreti
paraguaiani, Rettore Ombra delle Università di Sidney, Brasilia e Pechino, Console
della Cirenaica, Proconsole della Gallia Citeriore, Imperatore della Siberia nord
orientale, pilota di Shuttle e bidello dell’INPS (per citare solo una minima
parte dei suoi tanti incarichi/lavori/specializzazioni).
Toni Mastravenerdìsanto è un abile arrampicatore sociale che, grazie agli strumenti messigli a disposizione dalla sua famiglia (inserita alla perfezione nei circuiti politico/mafioso, economico/mafioso, fiscale/mafioso e imprenditoriale/mafioso dello Stato/mafioso), comincia fin da piccolo ad assommare sulla sua persona una serie di incarichi.
Alle elementari diventa subito capoclasse
e anche vice capoclasse, cosa che gli permette di essere presente anche quando
è assente, e quindi di sostituire se stesso quando non c’è.
Alle medie assume i ruoli di capitano
di tutte le squadre sportive (rappresentative) della scuola: calcio,
pallacanestro, pallavolo, tennis, pallanuoto, rugby, e bob. Il tutto, con la
regolare esenzione dalle lezioni di Educazione Fisica, senza mai praticare e/o
aver mai praticato nessuno sport, e senza avere mai neppure visto in lontananza
gli impianti sportivi della scuola (di cui ignora perfino l’ubicazione).
Alle superiori è rappresentante
dei genitori (pur non avendo ancora avuto figli), rappresentante dei professori
(pur essendo ancora studente) e rappresentante degli studenti nel consiglio d’istituto.
Quando il preside solleva l’obiezione circa il palese conflitto di interessi
che deriva dalla somma di quei tre incarichi, Toni mette in campo le sue
conoscenze e fa radiare dal servizio lo stesso preside, prendendo ad interim
anche il suo incarico.
Dall’università in avanti, la vita di Toni diventa un inarrestabile accumulo di incarichi (e quindi di stipendi, pensioni, emolumenti, rimborsi, gratuità, agevolazioni, scivoli, capriole ed equilibrismi che nemmeno al Circo Orfei…). Il ragazzo, ormai diventato uomo, a trent’anni si ritrova contemporaneamente presidente della Confindustria e dei Cobas, dando vita a esilaranti comizi e contro-comizi, interviste e contro-interviste, dichiarazioni e contro-dichiarazioni.
A quarant’anni è contemporaneamente presidente del PRCDP (Partito per il Ritorno del Comunismo Duro e Puro) e del PFNCMD (Partito Fasci-Nazista Clerico Monarchico Dittatoriale). Non sazio, incassa anche le cariche di Papa, Rabbino Capo, Dalai Lama, Amministratore Delegato di Scientology per il sud est asiatico e Generale in capo dell’esercito di Al Quaeda.
Svolge anche attività manageriali nelle principali organizzazioni occulte per la promozione del satanismo nel mondo e riesce ad aprire una Università Cattolico-Satanista in Vaticano, con i fondi destinati alla ricerca sulle malattie rare.
Dall’università in avanti, la vita di Toni diventa un inarrestabile accumulo di incarichi (e quindi di stipendi, pensioni, emolumenti, rimborsi, gratuità, agevolazioni, scivoli, capriole ed equilibrismi che nemmeno al Circo Orfei…). Il ragazzo, ormai diventato uomo, a trent’anni si ritrova contemporaneamente presidente della Confindustria e dei Cobas, dando vita a esilaranti comizi e contro-comizi, interviste e contro-interviste, dichiarazioni e contro-dichiarazioni.
A quarant’anni è contemporaneamente presidente del PRCDP (Partito per il Ritorno del Comunismo Duro e Puro) e del PFNCMD (Partito Fasci-Nazista Clerico Monarchico Dittatoriale). Non sazio, incassa anche le cariche di Papa, Rabbino Capo, Dalai Lama, Amministratore Delegato di Scientology per il sud est asiatico e Generale in capo dell’esercito di Al Quaeda.
Svolge anche attività manageriali nelle principali organizzazioni occulte per la promozione del satanismo nel mondo e riesce ad aprire una Università Cattolico-Satanista in Vaticano, con i fondi destinati alla ricerca sulle malattie rare.
A cinquantasei anni, le sue cariche
e contro-cariche sono diventate così tante e incongruenti che non passa giorno
che, sui telegiornali, Toni venga intervistato, contro-intervistato e costretto
a rilasciare dichiarazioni sempre più pesanti e devastanti contro se stesso.
La vita politica del Paese, per
anni è letteralmente dominata da questa figura che ormai somma su di sé la
maggior parte delle cariche disponibili a tutti i livelli. La cosa va avanti
fino a un favoloso contradditorio “a uno” in prima serata su Porta a Porta, a reti Rai e Mediaset
unificate (nel frattempo, infatti, il patron di Mediaset è schiattato e Toni è
diventato anche presidente dei due poli televisivi più grandi d’Italia). Toni
presenta il programma e dibatte contro se stesso in uno straordinario crescendo
che lo porta a venire alle mani e a strozzarsi. Il suo cadavere è esaminato da
Anton Mastrasabatosanto, il commissario di polizia di fiducia di tutte le
cariche e contro-cariche rappresentate in vita da Toni. Ma per il commissario è
impossibile scoprire CHI ha ucciso CHI.
Il Papa è stato ucciso dal satanista
o viceversa?… Il politico è stato ucciso dal mafioso o viceversa?… Il
capoclasse delle elementari è stato ucciso dal suo secondo o viceversa?
Alla fine, il commissario Anton
Mastrasabatosanto capisce che la vera cosa importante non è risolvere questo
caso. È inutile stare lì a farla tanto lunga, con Toni sono morti tutti.
E, dato che l'attore che ha interpretato tutti i personaggi del film è sempre lo stesso (anche il ruolo del commissario è infatti interpretato da Lello Mastraquaresima), l'unica soluzione è prendere il suo posto. Tanto la gente, ormai assuefatta e completamente rincoglionita, non si metterà neppure il problema di quello che è successo. Anzi, come sempre, nemmeno si accorgerà che è successo qualcosa.
E, dato che l'attore che ha interpretato tutti i personaggi del film è sempre lo stesso (anche il ruolo del commissario è infatti interpretato da Lello Mastraquaresima), l'unica soluzione è prendere il suo posto. Tanto la gente, ormai assuefatta e completamente rincoglionita, non si metterà neppure il problema di quello che è successo. Anzi, come sempre, nemmeno si accorgerà che è successo qualcosa.
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